SE IL SOLE PARLASSE... di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa |
"Mi
rinnovo continuamente. Mentre mi consumo, do calore a ciascun filo d’erba,
a ciascun animale, a ciascun essere vivente senza esclusioni: accetto che
ciò venga chiamato Amore. Sparisco e ritorno ciclicamente. Inoltre,
per entrare nel mio splendore, mi aspetto dagli esseri umani che possano seppellire
il loro passato e ricominciare una nuova vita. Li aiuterò a farlo.
Là dove io splendo dissolvo il dubbio, entro negli angoli più
oscuri dell’anima e li inondo di luce. Spinti dal mio alito, attraverserete
il fiume delle pulsioni dementi e, purificati, giungerete al luogo dove tutto
cresce senza fatica.
Risplendo nel cuore della materia, sono il suo fulgore segreto, non è
niente senza di me. Ma quando mi resiste, quando non mi percepisce come la
sua forza vitale, è un cadavere. Continuo a impregnarla di gocce d'immortalità.
Per voi, figli miei, genero senza fine la gioia e l’euforia vitale.
Non siate impermeabili alla mia luce eterna. Guardate quanto è basso
il muro che vi separa da me. L'ho concepito così perché tutti
possiate scavalcarlo, è un gioco da bambini. Al calore dei miei raggi
conoscerete l'affetto vitale, nudo, sincero. Sono la soluzione a tutte le
difficoltà.
Sono l’occhio puro e, nello stesso tempo, il riecheggiare del primo
grido. Quella che chiamate oscurità è soltanto l’oblio
della mia luce, del mio amore sempre presente. Annuncio senza mai fermarmi
la fine della notte.Tutto ciò che non è chiaro non sono io.
Sono il rinnovamento continuo e rigeneratore, quello che uno aspetta per tutta
la vita. Mi chiamano Sole ma non ho nome, sono lo splendore raggiante dell’esistenza.
Ma che cosa sono se nessuno mi riflette? Come faccio a essere illimitato se
nessuno mi mette dei limiti? Che cos'è la mia immortalità senza
il cammino della morte? Che cos'è il mio eterno presente senza il tranello
del tempo che passa? Che cosa sono i miei semi d’oro senza zolle di
terra in cui interrarli? Che cos'è il mio nutrimento se nessuno lo divora? In realtà, il mio amore è
in gran parte il mio bisogno dell’altro...
Ecco perché mi riproduco incessantemente. Moltiplico la mia energia
in infiniti specchi, divento amante dei miei figli. Nella loro anima cerco
me stesso, parlo con me stesso. Sono il Padre cosmico di me stesso. Tutte
le madri del mondo che ho fecondato non fanno che generarmi. Il bambino Sole
gode di ogni diritto. Cedo questi diritti all’umanità cosciente."
XVIIII il sole da "La Via dei Tarocchi"
Archetipo
paterno, nuova costruzione
Il Sole, Arcano XVIIII, ci guarda negli occhi, come la Giustizia e l’angelo
de II Giudizio. Vi sono numerosi punti in comune con II Diavolo (XV), a cominciare
dal fatto che II Sole è un po' strabico. Si potrebbe pensare che il
Diavolo abbia acceso la torcia al fuoco del Sole, luce e calore primordiali
della divinità. E questa è, in effetti, la prima interpretazione
de II Sole, simbolo di vita, di amore, archetipo del Padre cosmico. Padrone
dei cicli, fonte del calore e della luce, dà la vita a tutte le creature.
Qui l’astro viene visto allo zenit, raggiante, ed elimina ogni ombra,
in pieno centro del cielo. La luce arancione, intuitiva, cede il passo al
modello essenziale che rifletteva: il giallo fulgore de II Sole. Al calore
del Padre celeste, due personaggi sono uniti nell’attraversamento di
un fiume azzurro.
Due particolari significativi li assimilano ai diavoletti dell’Arcano
XV: quello a sinistra ha la coda, come il diavoletto maschio de II Diavolo,
e quello a destra ha tre puntini segnati sul costato, come il diavoletto femmina.
Potremmo dire che l’energia che si trovava al buio dell’Arcano
XV è uscita ora in piena luce e invece del vincolo passionale inconscio,
i due personaggi hanno stretto un rapporto di reciproco aiuto, di amore umano
allo stato puro. Una profonda, libera amicizia, sotto alla benevolenza del
Sole. Si noti altresì che il personaggio che sta alla nostra destra,
dalla parte attiva, è quello che porta ora il segno della Coscienza
attiva, mentre il personaggio alla nostra sinistra cammina quasi a tentoni,
lasciandosi guidare.
Delle catene dei due diavoletti sono rimasti soltanto i collari di un rosso
attivo all’altezza della gola, luogo di passaggio, e una linea di demarcazione
sul petto, tra la destra e a sinistra, delimitazione e unione di attivo e
ricettivo.
Il personaggio di destra si erge sopra una porzione di terra bianca come purificata,
e il paesaggio che si scorge tra le sue gambe è sostituito dallo spazio
azzurro del ciclo puro. Sembra che sia entrato in un'altra dimensione, più
spirituale, dall’altra parte del fiume nelle cui acque sta camminando
il secondo personaggio per ricongiungersi a lui, aiutandosi con un movimento
della sua mano.
In questi gemelli si potrebbe leggere una metafora del lavoro interiore: la
parte cosciente dell’essere aiuta la parte animale, più primitiva,
ad accedere a una realtà diversa. L'adulto guida il bambino interiore
verso l’allegria.
In questo Arcano, tre colori ritornano nel cielo, sulla terra e negli esseri
umani. Il giallo centrale del Sole e dei raggi contorti si riflette sui mattoni
del muro e sui capelli dei protagonisti, come a indicare che la mente si unisce
alla luce. Il rosso dei raggi diritti corrisponde alle fìle di mattoni
superiore e inferiore, e al collare dei protagonisti. Gli occhi dell’astro
sono bianchi con le pupille nere, come quelli dei personaggi su cui incombe
e come la terra purificata sulla destra. Lo sguardo cosciente trasforma il
dualismo rosso-giallo (intelligenza-azione vitale) nell’unità
divina. Infine, l’azzurro del fiume agitato pare avvolgersi intorno
alla vita dei personaggi, nei panni che li cingono. E questo forse significa
che hanno accettato il proprio corpo, cinto con quell’onda in perenne
mutamento, dalle forme effimere. Poi si innalza verso il sole in cinque gocce
azzurre, coscienza eterna presente in ciascuno di noi. L’unione tra
i piani celeste, terrestre e umano è totale.
Un'unica striscia verde, segno dell’unione fertile tra il calore del
sole e l’azione del fiume, rievoca la crescita della vegetazione. Si
può leggere il numero di lineette nella striscia della crescita seguendo
la numerologia dei Tarocchi, come si leggerebbe una serie di Arcani maggiori.
Ve ne sono quattordici sul lato sinistro del personaggio di sinistra, come
ad annunciare il processo di guarigione che sta iniziando; altre due righe
fra le gambe, gestazione del mondo futuro; e sette righe tra i due personaggi,
L’azione dell'uno sull’altro; infine nove righe a destra della
carta, che ricordano il valore numerologico 9, la crisi alla fine di un ciclo
e il distacco.
Ma qui non si tratta di una traversata iniziatica. Il muretto giallo e rosso
in secondo piano ci indica che, nel mezzo della crisi, si erge una nuova costruzione.
I due personaggi, prendendo le distanze dal passato, cominciano una nuova
vita.
In una lettura
II Sole va bene per qualsiasi nuova costruzione, indica che agisce un amore
incondizionato ed è il presagio di un successo basato su un percorso
caldo e illuminato. È il cristallizzarsi di una coppia innamorata,
il conseguimento di un successo, una realizzazione in qualsiasi ambito della
vita umana, negli aspetti intellettuali, emozionali, creativi o materiali.
È anche l'inizio di una nuova vita, che si lascia indietro le difficoltà
del passato; rincontro di un'anima gemella, la firma di un contratto vantaggioso.
Il Sole rappresenta anche i valori ideali dell'archetipo paterno, compreso
il ridestarsi della mente maschile e dell'intelligenza all’interno della
femminilità. Si può anche segnalare un importante predominio
dell’immagine del padre nella domanda del consultante, sia nei caso
in cui il padre si sia distinto con la propria presenza (un padre insuperabile),
sia con l'assenza, il che avrebbe condotto il consultante a crearsi un'immagine
ideale del padre, forse troppo mitica per potere rispondere alla realtà.
Il caldo del Sole è disponibile in ogni momento e per tutti. Ciononostante,
non dimentichiamo che un eccesso di sole provoca la morte, la siccità,
e può trasformare il paesaggio in un deserto.
Parole chiave
Calore • Amore • Nuova vita
• Costruzione • Transito • Coscienza • Padre cosmico
• Gemelli • Irradiare • Attraversare* Infanzia • Successo
• Evoluzione
Alcune
interpretazioni tradizionali di questa carta
Amore vicendevole • Fratellanza • Aiuto reciproco • Unione
felice • Nuova vita • Associazione • Successo, raccolto
abbondante • Felicità • Luce • Estate • Irradiamento
• Intelligenza • Brio • Ricchezza • Siccità
per eccesso di calore • Bambini o infanzia • Gemelli • Rivalità
• Archetipo paterno cosmico • Padre ideale • Padre assente
• Rompere con il passato per costruire più lontano • Costruzione
• Solarità...
Interamente tratto da “La Via
dei Tarocchi” di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa, Feltrinelli
Immagine
dei Tarocchi tratta dai "Tarot de Marseille" restauration du Tarot
Originel - Alexandre Jodorowsky, Philippe Camoin