ARGIOPE
DONNE NEL SACRO

INVITA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

STORIE
DI DONNE,
STORIE
DI DEE


di CLARA PANASCIA

La presentazione del Libro
si terrA'
GIOVEDI' 5 FEBBRAIO 2009,
ALLE ore 18:00
Presso Centro Shen via Luosi 15 Milano

RIFLESSIONI DI AMALIA DELL'AQUILA
LETTURE DI MADDALENA GEMINIANI


Ingresso Libero


IL LIBRO

"Ancora si discute, con spreco di energie e intelligenze, di letteratura femminile o di genere. E c’è chi ne fa una questione ontologica, chi di mera ripicca, chi – errando in egual misura – se ne libera con un ghigno di maschile scetticismo. Ma anche solo a considerarla come un dato statistico, la letteratura delle donne c’è e dilaga; e se ne può parlare anche solo per il fatto che quell’etichetta contrassegna prodotti congiunti, nella loro diversità, da un tenace collante: la necessità di fare i conti con una identità e con una storia, la peculiare sensiblerie e l’ottica inedita, straniata, obliqua che ne deriva.
Allo stesso modo parliamo – per esempio – di letteratura siciliana, non per rivendicare una superiorità o lamentare una emarginazione, ma per designare una tradizione cementata da forti analogie tematiche ed espressive: ancora una volta il radicamento in una condizione e in una storia, ancora una volta una identità talmente salda e intensamente vissuta da tradursi in stile, moralità, analisi, memoria.
Ma così come ci sono donne dall’evidente accento maschile (una Sand, una Serao, per non dire della Fallaci) e uomini che scrivono “al femminile” (Proust, Kawabata, Cunningham), ci sono siciliani “centrifughi”, apolidi se non sradicati, che dall’isola sono salpati verso le “città del mondo”.
Donna e siciliana, Clara Panascia coltiva un caparbio sentimento dell’identità e dell’appartenenza ma per l’appunto non se ne fa sopraffare. E con gaia scienza scavalca identità e latitudini, cavalca le più diverse culture e mitologie, coniuga leggerezza e profondità esplorando tempi e luoghi, archetipi e destini di smisurata estensione. E se a tipi e miti decisamente “femminili” consacra la sua indagine attenta ma insieme coinvolta, non è per compiangerne la marginalità ma viceversa per affermarne la persistente centralità nell’immaginario nostro così come delle epoche più remote.
Perciò è a una figura di donna forte e vincente, Signora del Gioco, liberata e liberatrice che Clara guarda e ci fa guardare, da Kore a Circe, dalla sfortunata poetessa lucana del ’500 Isabella Morra alle streghe erbaiole Rosetta ed Esme, e ancora dalla mitologia britannica relativa ad Herne il cacciatore alla leggenda celtica di Morrigan, regina dei fantasmi e dea della sessualità e della violenza, dal mito vichingo di Sif sposa di Thor all’azteca Mayahuel rapita dal dio-serpente e vento cosmico Quetzalcoatl, dalla Pomba Gira da Praia evocata dall’Africa al Brasile nei vodou a Inanna, dea sumera della fecondità e della bellezza, capace di scendere agl’Inferi al pari d’un Orfeo o d’un Ulisse.
E queste figure, queste avventure Clara le dipana con competenza ma pure con straordinaria levità, facendovi scorrere uno sguardo materno come una carezza; e perciò, se dovessi descrivere con un solo termine la scrittura e la sensibilità dell’autrice, le definirei “materne” ancor prima e meglio che femminili: perché si tratta di donne che, muse o vestali, dee lungimiranti o vittime ignare, dominano e proteg-gono l’uomo che solo apparentemente le forza; e perché, più che allo stanco dibattito odierno sulla cosiddetta condizione femminile, ci rimandano alla felice preistoria del genere umano armoniosamente governata dalle dee-Madri, da un matriarcato egualitario e libertario, in sintonia con le forze vitali d’una natura ancora incontaminata dal peso di sopraffazione della Storia e d’una psiche ancora non lacerata dalla lama del Peccato.  
                                                                                         Antonio Di Grado

CLARA PANASCIA
è nata all’equinozio d’autunno del ’68. La creatività è stata sin dall’infanzia il suo tratto più caratteristico; innamorata perdutamente della musica, dell’arte, della scrittura ha spaziato tra diversi linguaggi espressivi, esplorandone quanti più possibile.
Aspirante orafa da sempre, ha cantato jazz, ha illustrato libri per l’infanzia, ha pubblicato racconti sparsi con diverse case editrici prima di approdare felicemente ad Akkuaria. Un percorso accademico di dovere e di passione per le lingue e le letterature straniere e la mediazione linguistico-culturale l’ha accompagnata sulla via dell’insegnamento, che vive come scambio quotidiano di esperienze e saperi. Oltre ai lavori narrativi, si occupa di traduzione. Vive con le figlie, il marito e una gatta al centro storico di Catania.

Per maggiori informazioni sul libro
AKKUARIA

Argiope - Donne nel Sacro
Argiope è un'associazione femminile impegnata nello sviluppo di attività culturali, filosofiche, artistiche intraprese dalle donne o con la loro collaborazione e, comunque, d'interesse per le donne. L'associazione, che opera a livello nazionale attraverso le diverse sedi locali, è basata sulla cooperazione e lo scambio in una prospettiva paritaria e collaborativa, è assolutamente indipendente e ha come scopo primario l'ampliare l'orizzonte spirituale e promuovere la conoscenza e il rispetto del Sacro Femminile.
Per maggiori informazioni www.argiope.it - argiopedonnenelsacro@gmail.com

 

 
Associazione Culturale
Argiope - Donne nel Sacro

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